Banner Immagine

MICROBIOTA IN EQUILIBRIO: IMPATTO DELLA DIETA MEDITERRANEA E CHETOGENICA

Details
  • From date
    01/06/2024
  • To date
    31/12/2024
  • Duration
    5 hours
  • Formative credits
    5
  • Basic entry fee
    Free Enrollement
Additional Information
  • Training typology
    Distance education
    CME
    Online
  • Educational context
    Conference / Congress (over 200 participants) with learning evaluation (2010-2016)
  • Course category
    Generale

Course description

Il microbiota intestinale, ossia la comunità di batteri che abita il nostro intestino, svolge un ruolo cruciale nella salute umana, influenzando una vasta gamma di processi fisiologici, tra cui la digestione, l'assorbimento dei nutrienti, il metabolismo, la regolazione del sistema immunitario e persino la comunicazione neurale.

La composizione del microbiota intestinale può variare notevolmente da persona a persona ed è influenzata da diversi fattori come l'età, il genere, lo stile di vita, l'ambiente e, soprattutto, la dieta. Alcuni batteri sono considerati benefici per la salute, contribuendo alla produzione di sostanze nutritive e metaboliti che favoriscono il benessere generale dell'organismo, mentre altri possono essere dannosi se presenti in eccesso.

La dieta Mediterranea, ricca di alimenti vegetali, grassi sani e fibre, favorisce la diversità microbica e promuove la crescita dei batteri benefici e mantiene l'equilibrio a livello intestinale. Al contrario, una dieta ricca di cibi processati, zuccheri aggiunti e grassi saturi può alterarne la composizione, aumentando il rischio di infiammazione, malattie metaboliche e altre condizioni patologiche.

Molto diffusa al giorno d’oggi è la dieta chetogenica, caratterizzata da un'elevata assunzione di grassi e una bassa assunzione di carboidrati.

A livello intestinale questo tipo di dieta comporta una diminuzione di batteri che fermentano i carboidrati (Bifidobacterium) per produrre acidi grassi a catena corta (SCFA) ed un aumento di batteri che metabolizzano i grassi (Akkermansia muciniphila) per produrre SCFA diversi e altri composti benefici per l’intestino. Quindi se si forniscono all’organismo grassi buoni (polinsaturi) viene favorito un ambiente intestinale comunque equilibrato, con riduzione di batteri patogeni (Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae) ottenendo modifiche che possono rafforzare la barriera intestinale, riducendo la permeabilità e l'infiammazione.

In sintesi, il microbiota intestinale rappresenta un importante ecosistema interno che richiede cure adeguate attraverso scelte alimentari consapevoli e uno stile di vita sano per sostenere la nostra salute complessiva.

Notes

Teachers

rossi chiara nicoletta

Speaker

sabbatino alessandra

Speaker

tedesco vincenzo

Speaker